Accanto ai mulini era sorta poi nel 1400 una grande cartiera nella quale lavoravano anche maestranze specializzate provenienti da Piorraco e Fabriano. L'esistenza di una cartiera, di proprietà del governo pontificio, ovvero "camera apostolica", era giustificata dal fatto che sin dal 1477 (la stampa era stata inventata da Giovanni Gutemberg tra il 1454 e 1456) il tedesco Guglielmo de Lenis aveva introdotto in città l'arte della stampa più o meno in concomitanza con città come Venezia (1462), Milano (1471), Firenze (1471) e Napoli (1475).
Secondo Balena, Ascoli la storia per le strade, 1986
La Chiesa della Madonna del Ponte si annovera tra gli edifici religiosi di modeste dimensioni della città di Ascoli Piceno. Si trova appena oltrepassato il ponte di Santo Spirito, nei pressi di Porta Cartara.
Fu costruita nell’anno 1689 e testimonia l’antica abitudine di porre edicole votive o piccole chiese in prossimità dei passaggi e degli ingressi alle città quale simbolo di buon auspicio e pia prolusione per i viandanti.
Caratteristica per la sua forma cilindrica è identificata anche col nome La Rotonda e dedicata alla Madonna del Ponte.
Si mostra nella sua semplice architettura con copertura a cupola e si distingue per la colorazione dell'intonaco esterno di colore rosa chiaro. Il suo interno si compone di un unico ambiente che fu interamente ricoperto dalle furiose pitture dell’ascolano Biagio Miniera, andate perdute col trascorrere del tempo.
Nell’aula si conserva e si venera un’immagine della Vergine rimossa da un muro vicino che ha trovato in questo spazio la sua nuova sede.
Di particolare piacevolezza anche la pala dell’altare, dipinta, olio su tela, dall’olandese Carlo Ramond, nell'anno 1758 su commissione di D. Giuseppe Ricciotti, in cui sono raffigurati: San Giuseppe, San Francesco Saverio e San Luca.


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