martedì 1 settembre 2009

Lavori alla Fortezza Pia


Restyling per la Fortezza Pia, l'antico edificio medievale dell'Annunziata che ha contraddistinto la città nel corso dei secoli, difendendola dagli innumerevoli attacchi nemici e contribuendo a farla sopravvivere sino ad oggi. Il restauro della struttura ubicata in cima al colle pelasgico è iniziato lo scorso mese di luglio attraverso i primi interventi di pulizia e di stuccatura delle mura romane che contengono l'ex roccaforte e, a breve, prevedono il completamento di alcuni selciati posti all'ingresso e la rimozione di sterpaglie, rifiuti e tutto ciò che ha reso inaccessibile negli ultimi decenni l'interno della fortificazione. L'ultima volta che la Fortezza Pia fu trasformata in un luogo pubblico fu nell'estate 1984, quando fu sede di una affollatissima discoteca all'aperto operativa per tutta la bella stagione per opera dell'Arengo. Il progetto attuale, realizzato dall'Amministrazione Comunale grazie ai fondi della Fondazione Carisap dovrebbe vedere terminare il ripristino entro il prossimo mese di novembre e poi restituire alla città la Fortezza, da molto tempo lasciata al più completo abbandono e alla mercè di vandali e di tossicodipendenti. I lavori, dal costo di 280.000 euro, sono eseguiti dalla ditta di costruzioni Scarpetti e finalizzati ad essere un indispensabile primo passo verso la riqualificazione completa di una delle zone più suggestive di Ascoli e restituirla al flusso turistico. La rocca fu eretta nel XVI secolo sui resti e sul tracciato dell'antichissimo Cassero costruito dai Piceni e nel corso dei secoli venne più volte seriamente danneggiata. Inizialmente fu distrutta da Strabone e riedificata dai romani, anche grazie ad un collegamento con le fortificazioni di Porta Romana tramite un camminamento ricavato nella doppia cerchia di mura. Smantellata dai longobardi, la Fortezza Pia fu riedificata dal Comune nel 1195 per essere nuovamente lesionata da Federico II. Nel 1560, fu Papa Pio IV ad ordinarne la ricostruzione a causa dello stato di grande turbolenza che regnava tra la popolazione: un assetto che è quello che ancora oggi vediamo. Dell'imponente complesso difensivo in questi giorni non restano che le solide muraglie verso nord e i bastioni, tra i quali si apre il caratteristico tozzo portale, a bugne, con la scritta in latino.fonte: corriere adriatico


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